I partigiani

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Pizzigotti Leo

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Pizzigotti Leo nasce il 26 Dicembre 1917 a Castel S. Pietro Terme, dove risiede nel 1943. Lavora come operaio.

Milita nellʼ8ª brigata Masia Giustizia e Libertà, con funzione di comandante di battaglione. Nellʼautunno 1944 la sua squadra è sistemata nello scantinato dellʼIstituto di geografìa dellʼuniversità di Bologna, in previsione dellʼinsurrezione per la liberazione della città.

Il 20 Ottobre 1944 la base partigiana viene accerchiata da ingenti forze fasciste in seguito ad una delazione. Nel lungo scontro cade insieme a Mario Bastia, Ezio Giaccone, il fratello Luciano Pizzigotti, Stelio Ronzani e Antonino Scaravilli.

Riconosciuto partigiano dallʼ1 Ottobre 1943 al 20 Ottobre 1944.

Gli è stata conferita la medaglia dʼargento al valor militare alla memoria con la seguente motivazione: «Fervente patriota, entrava fra i primi nella resistenza e prendeva parte a varie ardite azioni, distinguendosi per coraggio, capacità e profonda dedizione al dovere. Catturato nel corso di un rischioso colpo di mano contro soverchianti forze avversarie, riusciva ad evadere e riprendeva subito, con rinnovato ardire, la lotta partigiana, infliggendo al nemico gravi perdite. Nel corso dei duri combattimenti per la difesa dellʼUniversità di Bologna cadeva gloriosamente per la libertà della Patria». Bologna, 20 ottobre 1944.

Nel corso del conflitto gli era stata conferita la Croce di guerra al valor militare sul campo con la seguente motivazione: «Sottufficiale di scorta ad un trasporto che veniva assalito dai banditi, collaborava attivamente nella organizzazione della difesa. Durante lunghe ore dellʼattacco, si prodigava arditamente dando esempio di sereno sprezzo del pericolo, calma e coraggio». Ossipowice (Russia), 26-27 marzo 1943.

 

La battaglia dell'università

Giù