De Giovanni Francesca Edera. Nome di battaglia “Edera”. Nata il 17 Luglio 1923 a Monterenzio, mugnaia.
Nel 1943 viene arrestata per quindici giorni per un commento sovversivo sulla camicia nera di un impiegato comunale. Fa parte del primo gruppo di partigiani di Monterenzio, confluito prima nella 36ª brigata Bianconcini Garibaldi e poi nella 62ª brigata Camicie Rosse Garibaldi.
Nel 1944 arriva a Bologna ma è subito catturata, alle Due Torri, in seguito ad una delazione, insieme al compagno Egon Brass. Dopo essere stata torturata in S. Giovanni in Monte, viene fucilata l'1 Aprile 1944, dietro le mura della Certosa, con Egon Brass, Attilio Diolaiti, Enrico Foscardi, Ferdinando Grilli (suo zio) e Ettore Zaniboni.
Il giorno seguente ne dà la notizia “Il Resto del Carlino”, con un articolo dal titolo “Ferma ed energica azione contro le bande terroristiche”. A Settembre la notizia viene riferita da un volantino del Comitato federale del PCI.
Riconosciuta partigiana dal 09 Settembre 1943 all' 01 Aprile 1944, si tratta della prima donna ad essere fucilata dai fascisti.
Il suo nome è stato dato ad una strada, ad una scuola di infanzia e ad una via di Monterenzio.