Diolaiti Attilio. Nato il 17 Settembre 1898 a Baricella, è un venditore ambulante.
Nel 1916 viene schedato per la sua attività nell'Unione Socialista Indipendente. Segretario della Federazione Anarchica Italiana, incontra l'opposizione del regime ripetutamente; nel 1935 lo fermano per aver salutato l'ex sindaco socialista Francesco Zanardi.
Arrestato nel 1927, sconta il confino a Lipari per essere prosciolto nel 1930.
Oltre ad essere attivo nella propaganda a favore della Spagna repubblicana, raccoglie fondi per le brigate Garibaldi, anche dopo lo scoppio della guerra.
Collabora alla formazione della 7ª brigata del Gruppo d'Azione Patriottica Gianni Garibaldi.
Arrestato a Bologna nel Marzo del 1944, viene portato a S. Giovanni in Monte e fucilato alla Certosa l'1 Aprile del 1944 con Egon Brass, Francesca edera De Giovanni, Enrico Foscardi, Ferdinando Grilli ed Ettore Zaniboni.
Il giorno seguente ne dà la notizia “Il Resto del Carlino”, con un articolo dal titolo “Ferma ed energica azione contro le bande terroristiche”. A Settembre la notizia viene riferita da un volantino del Comitato federale del PCI.
Riconosciuto partigiano dall' 01 Novembre 1943 all' 01 Aprile 1944.