I partigiani

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Bagni Alfonso

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Bagni Alfonso nasce il 20 Marzo 1900 a Molinella, dove è residente nel 1943. Sarto con licenza elementare.

Milita nella 36ª brigata Bianconcini Garibaldi e opera sullʼAppennino tosco-emiliano.

Resta gravemente ferito negli scontri che si tengono a S. Maria di Purocielo (Brisighella - RA), o, secondo un' altra versione, in quello di Caʼ di Malanca (Brisighella – RA), tra il 10 e il 13 Settembre 1944. Quando il grosso della brigata, sotto la pressione tedesca, deve spostarsi verso Forlì, è lasciato nella canonica della chiesa di Cavina (Fognano - RA), con altri sei partigiani feriti e intrasportabili.

Restano con loro per curarli il medico Ferruccio Terzi, lo studente in medicina Renato Moretti e gli infermieri partigiani Laura Guazzaloca e Sergio Giulio Minozzi. Quando i tedeschi catturano i sette feriti e i quattro operatori sanitari, risparmiano loro la vita perché due militari tedeschi feriti dichiarano di essere stati curati e salvati. Feriti e corpo sanitario sono trasferiti nellʼospedale di Brisighella.

Quando le brigate nere di Faenza (RA) vengono informate della cosa, fanno irruzione nellʼospedale e catturano gli undici partigiani.

Trasportati a Bologna essi vengono fucilati dopo essere stati torturati, tra il 18 e il 20 Ottobre 1944 al poligono di tiro, tranne Guazzaloca che viene fucilata a Modena. Il fratello Desildo cade anch'egli nella Resistenza.

Riconosciuto partigiano dallʼ1 Giugno 1944 al 18 Ottobre 1944.

 

 

Il monumento

Il poligono di tiro

Bordini Nino

Borghi Giovanni

Brini Adelmo

Guazzaloca Laura

Guerra Mario

Menzolini Romolo

Minozzi Sergio Giulio

Moretti Renato

Muratori Pietro

Ottonelli Attilio

Pasciuti Iliano

Rispoli Luigi

Terzi Ferruccio

Toni Teodosio

 

Giù