I partigiani

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Toni Teodosio

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Toni Teodosio, detto «Tigre», nasce il 26 Marzo 1926 a Faenza (RA). Nel 1943 è residente a Solarolo (RA). Lavora come bracciante.

Milita nella 36ª brigata Bianconcini Garibaldi e opera sullʼAppennino tosco-emiliano. Rimane gravemente ferito negli scontri che si tengono a S. Maria di Purocelo (Brisighella - RA), tra il 10 e il 13 Ottobre 1944. Quando il grosso della brigata, sotto la pressione tedesca, deve spostarsi verso Forlì, è lasciato nella canonica della chiesa di Cavina (Fognano -RA) con altri sei partigiani feriti e intrasportabili. Restano con loro, per curarli, il dottor Ferruccio Terzi, lo studente in medicina Renato Moretti e gli infermieri partigiani Sergio Minozzi e Laura Guazzaloca. Catturati dai tedeschi, sono trasferiti nellʼOspedale di Brisighella.

Hanno salva la vita perché due militari tedeschi, catturati dai partigiani, testimoniano di essere stati trattati bene; ma le brigate nere di Faenza non sono altrettanto riconoscenti e, quando scoprono la presenza in ospedale di medici e feriti, fanno irruzione nell'edificio e catturano tutti.

Trasportato a Forlì, Toni viene fucilato dopo essere stato torturato il 18 Ottobre 1944.

Riconosciuto partigiano dal 15 Aprile 1944 al 18 Ottobre 1944.

 

 

Il monumento

Il poligono di tiro

Bagni Alfonso

Bordini Nino

Borghi Giovanni

Brini Adelmo

Guazzaloca Laura

Guerra Mario

Menzolini Romolo

Minozzi Sergio Giulio

Moretti Renato

Muratori Pietro

Ottonelli Attilio

Pasciuti Iliano

Rispoli Luigi

Terzi Ferruccio

 

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