I partigiani

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Marinelli Zosimo

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Marinelli Zosimo. Nasce il 23 Aprile 1894 a Zocca (MO).

Antifascista. Dopolʼ8 Settembre 1943, con la fine del breve periodo del governo Badoglio, Marinelli, che aveva svolto attività politica antifascista, viene arrestato e portato in S. Giovanni in Monte. Il 26 Gennaio 1944 - a seguito dellʼuccisione, avvenuta in quel giorno, del federale fascista di Bologna Eugenio Facchini - è scelto a caso con altri nove detenuti e sottoposto a un sommario giudizio da un tribunale speciale di guerra, costituito appositamente. Con lui sono condannati a morte i fratelli Alfredo e Romeo Bartolini, Alessandro Bianconcini, Cesare Budini, Francesco DʼAgostino, Silvio Bonfigli, Ezio Cesarini.

Luigi Missoni e Sante Contoli ricevono una pena detentiva.

Le condanne sono così motivate: «Per avere dal 25 luglio 1943 in poi, in territorio del Comando militare regionale, con scritti e con parole, con particolari atteggiamenti consapevoli e volontarie omissioni e con atti idonei ad eccitare gli animi, alimentato in conseguenza lʼatmosfera del disordine e della rivolta e determinato gli autori materiali dellʼomicidio a compiere il delitto allo scopo di sopprimere nella persona del Caduto il difensore della causa che si combatte per lʼindipendenza e lʼunità della patria».

Viene fucilato la mattina del 27 Gennaio 1944, al poligono di tiro di Bologna, con altri 7 condannati a morte.





Il monumento

Il poligono di tiro

Bartolini Alfredo

Bartolini Romeo

Bianconcini Alessandro

Bonfigli Silvio

Budini Cesare

Cesarini Ezio

D'Agostino Francesco

Giù