I partigiani

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Turrini Riniero

 

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Turrini Riniero, «Maresciallo». Nato il 6 Maggio1922 a Crespellano. Nel 1943 residente a Bologna. Licenza elementare. Mezzadro.

Presta servizio militare a Lodi, in artiglieria, dal 17 Gennaio 1942 allʼ8 Settembre 1943. Milita nella 63ª brigata “Bolero Garibaldi” e opera a Crespellano sino allʼautunno 1944 quando con il suo gruppo si trasferisce a Bologna e si acquartiera tra le rovine dellʼex ospedale Maggiore in via Riva Reno, in previsione di quella che si riteneva lʼimminente insurrezione.

La sera del 7 Novembre 1944 esce dalla base con gli altri partigiani per attaccare alle spalle i nazifascisti che avevano accerchiato la base partigiana dellʼex macello comunale in via Azzo Gardino, a Porta Lame. Dopo lo scontro si trasferisce con una quindicina di partigiani in una nuova base in Piazza dell'Unità, angolo via Tibaldi. La mattina del 15 Novembre la base viene circondata da un centinaio di tedeschi e fascisti con mezzi blindati.

Nello scontro che segue resta gravemente ferito, ma, grazie ai compagni, evita la cattura e viene ricoverato nellʼinfermeria partigiana in via Duca dʼAosta 77 (oggi via Andrea Costa). Qui, a seguito di una delazione, è catturato dai fascisti lʼ11 Dicembre 1944 unitamente ad altri tredici partigiani feriti.

Vengono tutti trasferiti nella caserma di via Magarotti (oggi via dei Bersaglieri) torturati e fucilati il 13 Dicembre1944 al Poligono di tiro in via Agucchi.

Riconosciuto partigiano dal 25 Gennaio 1944 al 13 Dicembre 1944.


La battaglia della Bolognina

La lapide

Giù