I partigiani

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Budini Cesare

 

Budini Cesare. Nasce il 14 Aprile 1898 a Serra S. Quirico (AN). Nel 1943 ha residenza a Bologna. Lavora come geometra.

Per la sua attività nel corso della lotta di liberazione è arrestato e sommariamente processato insieme ad altri patrioti dal tribunale speciale costituitosi espressamente per decidere la rappresaglia in seguito allʼ uccisione del segretario federale fascista Eugenio Facchini.

Le condanne emesse (otto pene di morte e una a 30 anni di reclusione) sono così motivate: «Per avere, dal 25 luglio 1943 in poi, in territorio del comando militare regionale, con scritti e con parole, con particolari atteggiamenti consapevoli e volontarie omissioni e con atti idonei ad eccitare gli animi, alimentato in conseguenza lʼatmosfera del disordine e della rivolta e determinato gli autori materiali dellʼomicidio a compiere il delitto allo scopo di sopprimere nella persona del Caduto il difensore della causa che si combatte per lʼindipendenza e lʼunità della patria».

Subisce la fucilazione il 27 Gennaio 1944 al poligono di tiro di Bologna insieme ad Alfredo Bartolini, Romeo Bartolini, Alessandro Bianconcini, Francesco DʼAgostino, Ezio Cesarini, Silvio Bonfigli, Zozimo Martinelli.

Sante Contoli e Luigi Missoni ricevono pene detentive.

 

 

 


Il monumento

Il poligono di tiro

Bartolini Alfredo

Bartolini Romeo

Bianconcini Alessandro

Bonfigli Silvio

Budini Cesare

Cesarini Ezio

D'Agostino Francesco

Marinelli Zosimo

Giù