Meliconi Massimo, «Gianni», nasce il 25 Agosto 1925 a Bologna, dove è residente nel 1943. Operaio meccanico con licenza elementare, di famiglia antifascista.
Dopo Lʼ8 Settembre 1943, data del proclama Badoglio, è tra i primi a intraprendere la lotta per la liberazione. Diviene vice commissario politico della 7ª brigata del Gruppo d'Azione Patriottica Gianni Garibaldi, che aveva contribuito a formare.
Cade combattendo in via Oberdan, a Bologna, il 15 Luglio 1944. La 7ª brigata GAP prende il suo nome di battaglia, «Gianni».
Riconosciuto partigiano dal 9 Settembre 1943 al 15 Luglio 1944.
È stato decorato di medaglia dʼoro al valore militare con la seguente motivazione: «Patriota fervente, partecipò con le prime squadre partigiane alla lotta contro il nazifascismo. Comandante di pattuglia, venuto in pieno giorno a conflitto con un gruppo di ufficiali fascisti, ordinava ai compagni di mettersi in salvo proteggendo loro la ritirata e per cinque ore, da solo, tenne fronte ad un centinaio fra militi fascisti e tedeschi, uccidendo un capitano e quattro militi e ferendone molti altri. Esaurite le munizioni, benché già ripetutamente ferito, continuava la lotta a colpi di pietra, finché cadeva colpito a morte. Esempio luminoso di sprezzo del pericolo e di eroico spirito di sacrificio».
Al suo nome è stata intitolata una strada di Bologna.