I partigiani

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Pancaldi Dino

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Pancaldi Dino. Nasce il 2 Giugno 1924 a Budrio. Nel 1943 è residente a Bologna. Lavora come impiegato con licenza di avviamento commerciale.

Milita nella 66ª brigata Jacchia Garibaldi. Mentre con altri quattro giovani marcia per raggiungere la brigata, viene catturato 1ʼ1 Luglio 1944 a seguito di una delazione e fucilato immediatemente in località S. Martino in Pedriolo (Casalfiumanese).

I compagni che seguono la sua stessa sorte sono: Rino Balestrazzi, Cleto Casi, Silvano Rubini, Gino Salmi.

 Il suo nominativo e quello degli altri 4 appare nellʼelenco di 10 fucilati dai tedeschi per rappresaglia, su un manifesto bilingue intitolato «Avviso- Bekanntmachung» pubblicato a Bologna il 3 Luglio 1944 dal comandante della polizia di sicurezza tedesca. La rappresaglia tedesca era riferita allʼuccisione di un soldato germanico avvenuta il 28 Giugno 1944 a Bologna, in via del Pratello.

Il comunicato appare anche su «il Resto del Carlino» del 6 Luglio 1944 sotto il titolo «Misura punitiva del Comando Germanico. Fucilazione di dieci comunisti per lʼuccisione di un militare tedesco».

Del massacro dei 5 patrioti fu data notizia nel volantino dal titolo «Necessità della lotta armata contro i tedeschi!» edito dalla federazione del PCI nella prima decade del luglio stesso.

Riconosciuto partigiano dallʼ1 Aprile 1944 allʼ1 Luglio 1944.




Il monumento

Il poligono di tiro

Balestrazzi Rino

Casi Cleto

Rubini Silvano

Salmi Gino

Giù