Cronologia

La Cronologia Partigiana e' scandita dagli eventi ricordati nelle lapidi e nei monumenti.
Ognuno di loro e' un tassello della storia della citta' durante l'occupazione nazista dall'8 settembre 1943 al 21-25 aprile 1945, i giorni della Liberazione.
Tanti sono gli episodi di Resistenza delle donne e degli uomini che hanno lottato per la liberta', simboli del dolore e del sacrificio che ricordano i caduti, gli scontri e le battaglie.
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Giovannini Alceste

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Giovannini Alceste, «Gino», nasce il 28 Luglio 1908 a Borgo Panigale (BO). Nel 1943 è residente a Bologna. Calzettaio. Divenuto comunista, nel 1936-37 svolge attività illegale. Arrestato, il 1° Dicembre 1938 è condannato a quattro anni di carcere per costituzione del PCI, appartenenza allo stesso e propaganda assieme ad un consistente gruppo di antifascisti bolognesi. Li sconta a Civitavecchia.

Rientrato nella fabbrica Grassigli, viene eletto fiduciario di fabbrica, il suo intento è quello di penetrare all'interno del sindacato fascista. Allʼindomani della caduta del regime è tra gli organizzatori delle manifestazioni di esultanza. A seguito di una sparatoria contro i lavoratori dellʼofficina Minganti resta ferito mentre i quotidiani del 29 Luglio 1943 lo danno per morto.

Dopo lʼ8 Settembre 1943, data del proclama Badoglio, si impegna nellʼorganizzazione dei gruppi partigiani che formano poi la 7ª brigata del Gruppo d'Azione Partigiana Gianni Garibaldi, della quale diventa anche commissario politico.

Viene assassinato il 24 Settembre 1944 dalle brigate nere in via della Battaglia presso il fiume Savena.

Riconosciuto partigiano dal 15 Settembre 1943 al 24 Settembre 1944. Gli è stata conferita la medaglia dʼargento al valor militare alla memoria con la seguente motivazione: «Partigiano ardimentoso compiva numerosi atti di sabotaggio sulle linee di comunicazione avversarie interrompendo il traffico e provocava audacemente lʼesplosione e lʼincendio di un intero treno di carburante nemico. Con valore senza pari e con supremo sprezzo del pericolo dirigeva lʼattacco ad un deposito di materiale di artiglieria e dopo aver eliminato il personale di guardia distruggeva con potenti cariche di esplosivo, ben 36 cannoni anticarro. Catturato durante lʼesecuzione di un ardito colpo di mano, contro un Comando tedesco, benché sottoposto a disumane torture, manteneva fiero contegno e finiva massacrato per non tradire i suoi compagni di lotta». Bologna 8 settembre 1943 - 24 settembre 1944.

Al suo nome è stata intitolata una strada di Bologna.

 

La lapide

La lapide collettiva

La lapide in via Marzabotto

Giù