I giorni della libertà

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Umberto Armaroli

Umberto Armaroli nasce a Bologna il 28 agosto 1913. Operaio della fabbrica Sabiem-Parenti, organizza i primi gruppi partigiani nella zona di Calderara di Reno dove si era trasferito. Arrestato il 4 aprile 1944, è incarcerato nella Caserma dei carabinieri di Borgo Panigale. Torturato a lungo, resiste per alcuni giorni fino a quando, in un momento in cui è lasciato senza sorveglianza, il 7 aprile si getta da una finestra trovando la morte. Alla sua memoria viene intitolato un battaglione della 63a Brigata Bolero Garibaldi che aveva contribuito a costituire. Medaglia d'argento alla memoria:

Quale operaio della Sabiem di Bologna esonerato dal servizio militare, sentiva imperioso il bisogno di partecipare alla lotta di liberazione. Organizzava la resistenza in San Giovanni in Persiceto e Calderara di Reno. Coi suoi partigiani occupava l'aeroporto di Borgo Panigale impossessandosi di notevole quantità d'armi e munizioni che consentivano ripetute azioni di guerriglia e di sabotaggio. Al termine di un'azione che aveva procurato notevoli danni al nemico, per vile delazione, veniva catturato. Sopportava con la fierezza dei forti e col silenzio dei martiri indicibili torture. Pur fiaccato nel fisico, trovava la forza di saltare da una finestra, sfracellandosi sul selciato sottostante. Borgo Panigale, 7 aprile 1944

 

Lapide

Giù