Mario Ventura, nome di battaglia “Sergio”. Nasce a Sasso Marconi il 20 aprile 1911. Antifascista, viene arrestato il 26 giugno 1939 con l’accusa di ricostituzione dell’organizzazione comunista bolognese. Condannato dal Tribunale Speciale sconta una pena di due anni nel carcere di Possano (Cuneo).
Durante la Lotta di Liberazione milita nella 62ª Brigata “Camicie Rosse” Garibaldi con il ruolo di commissario politico. Sceso a Bologna in occasione della prevista insurrezione della città, partecipa alla vittoriosa battaglia di Porta Lame del 7 novembre 1944.
Il 15 novembre successivo si trova nella base partigiana di Piazza dell’Unità n. 5, nella Bolognina, assieme ad altri diciotto compagni che vi si erano acquartierati dopo la battaglia della settimana precedente. I fascisti, con l’aiuto dei tedeschi e di vari mezzi blindati, accerchiano la piazza fin dalle prime ore della mattina. Ventura, che è il più anziano del gruppo, si propone per andare a vedere cosa succede ed esce dal retro della casa, passando dalla zona cantine. Una volta fuori viene arrestato dai fascisti e sarà fucilato tre giorni dopo.
In quella che è stata chiamata la Battaglia della Bolognina perdono la vita altri cinque partigiani.
Gli è stata conferita la medaglia d’argento al valor militare alla memoria.
(AS)