I giorni della libertà

07 novembre 1944: Battaglia di Porta Lame
  La battaglia di Porta LameIl 13 ottobre 1944 gli Alleati...
07 novembre 1944: Klemlen John
Klemlen John, tenente dell\'aviazione milatare sudafricana ...
14 novembre 1944: Giovanni Casoni
Giovanni Casoni, nato a Molinella il 9 maggio 1900, più vol...
15 novembre 1944: La battaglia della Bolognina
Il 15 novembre, con il conflitto della Bolognina si chiude l...
15 novembre 1944: Piazza dell'Unità
 15 novembre 1944. La battaglia della Bolognina Il 15 nove...
15 novembre 1944: Gino Comastri
Gino Comastri nome di battaglia “Rolando”, nasce a Medic...
19 novembre 1944: Nino Luccarini
  Nino Luccarini è riconosciuto e catturato in Via Fossol...
19 novembre 1944: Nino Luccarini
  Nino Luccarini nasce il 28 novembre 1916 a Castella di S...
21 novembre 1944: Giorgio Maccaferri
Giorgio Maccaferri, nato a Medicina il 23 settembre 1897, la...
22 novembre 1944: Giorgio Maccaferri
   Nell\'autunno 1944, i fascisti prelevano dalle loro ca...
22 novembre 1944: Pietro Busacchi
Nell\'autunno 1944, i fascisti prelevano dalle loro case qua...
Su

Attenzione: apre in una nuova finestra. PDFStampa

Spadoni Otello

spadoni_otello_1f   spadoni_otello_1r


 

Spadoni Otello, «Fulmine», nasce il 28 Agosto 1925 a Ozzano Emilia. Nel 1943 risiede a Bologna. Operaio metallurgico. Subito dopo lʼinizio della guerra di liberazione fa parte dei primi gruppi armati che si costituirono nella zona di Pontevecchio e partecipa a numerose azioni. Nel marzo 1944 si trasferisce nella valle del Piave, in provincia di Belluno, e combatte in una brigata della divisione Nannetti. Ammalatosi, rientra a Bologna. Dopo la guarigione si unisce alla squadra Temporale della 7ª brigata del Gruppo d'Azione Patriottica Gianni Garibaldi con funzione di capo nucleo. Premde parte a tutte le azioni della formazione nellʼautunno-inverno 1944.

Il 3 Gennaio 1945, mentre transita lungo via dʼAzeglio con altri due partigiani in seguito ad un'azione, viene fermato dalla spia Lidia Golinelli «Vienna» e indicato alle brigate nere che la accompagnano. Catturato e trascinato in piazza Nettuno, è fucilato davanti a palazzo dʼAccursio, in quello che i fascisti chiamano «Il posto di ristoro dei partigiani».

Riconosciuto partigiano dal 13 Settembre 1943 al 3 Gennaio 1945.

 

Via Oretti

Giù