I giorni della libertà

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Minozzi Sergio Giulio

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Minozzi Sergio Giulio nasce il 27 Dicembre 1921 a Bologna, dove risiede nel 1943. Ottiene la licenza elementare e lavora come macellaio. Presta servizio militare in fanteria a Udine dal 6 Gennaio 1941 allʼ8 Settembre 1943.

Milita nella 36ª brigata Bianconcini Garibaldi con funzione di caposquadra e opera sullʼAppennino tosco-emiliano. Viene assegnato allʼinfermeria della brigata e Prende parte ai combattimenti che si tengono a S. Maria di Purocelo (Brisighella - RA) tra il 10 e il 13 Ottobre 1944. Quando il grosso della brigata, sotto la pressione tedesca, deve spostarsi verso Forlì, decide di restare per curare i sette feriti, gravissimi e intrasportabili, lasciati nella canonica della chiesa di Cavina. Restano con lui il dottor Ferruccio Terzi, lo studente in medicina Renato Moretti e lʼinfermiera partigiana Laura Guazzaloca. Catturato dai tedeschi, è trasferito nellʼospedale di Brisighella insieme ai compagni, ai quali i tedeschi risparmiano la vita perché due dei loro militari - fatti prigionieri dai partigiani - avevano testimoniato di essere stati trattati bene. A quanto risulta, è la prima volta che i tedeschi rispettano un patto fatto con i partigiani per risparmiare dei feriti.

Quando le brigate nere di Faenza vengono informate della presenza dei partigiani feriti e degli operatori sanitari che li curavano, fanno irruzione nellʼospedale e li catturano.

Trasportati a Bologna vengono tutti fucilati, tranne Guazzaloca che verrà fucilata a Modena, dopo essere stati seviziati, tra il 18 e il 20 Ottobre 1944.

Riconosciuto partigiano dal 14 Luglio 1944 al 20 Ottobre 1944.

 

 

Il monumento

Il poligono di tiro

La lapide collettiva

Bagni Alfonso

Bordini Nino

Borghi Giovanni

Brini Adelmo

Guazzaloca Laura

Guerra Mario

Menzolini Romolo

Moretti Renato

Muratori Pietro

Ottonelli Attilio

Pasciuti Iliano

Rispoli Luigi

Terzi Ferruccio

Toni Teodosio

Giù